LAVORATORI UNICOOP DEI MAGAZZINI DI LASTRA A SIGNA & SESTO FIORENTINO

CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO SUI TURNI DEL MAGAZZINO DEI PRATONI

Domenica 1 Maggio 2005
IL CORRIERE DI FIRENZE - PROVINCIA -

Scandicci Continua il braccio di ferro sui turni del magazzino ai Pratorni, affidato all'esterno Unicoop, la vertenza raddoppia. All'azione legale di 30 dipendenti si unisce quella della Uil

SCANDICCI - Doppia vertenza dei lavoratori Unicoop contro l'azienda. Secondo quanto riportato da alcuni lavoratori delle Rsu del magazzino merci dei Pratoni, nella zona industriale di Scandicci, ben due vertenze legali sarebbero state avviate nei confronti dell'azienda.
La prima azione legale verrà portata avanti, in maniera privata, da oltre 30 dipendententi; mentre la seconda, alla quale non ha ancora aderito lo stesso numero di lavoratori, ha ottenuto l'appoggio di un sindacato, la Uil più precisamente.
E' proprio il secondo aspetto quello che induce a riflettere maggiormente ed a valutare la situazione da un punto di vista anche politico: quella della competizione tra i diversi sindacati. Nelle settimane scorse i lavoratori, prima di raccogliere i fondi necessari per procedere privatamente contro l'azienda, avevano chiesto l'appoggio di tutti i sindacati presenti nel magazzino, compresa la Cgil. Proprio quest'ultima però, sulla base della consulenza del proprio legale, aveva spiegato di non aver dato il proprio appoggio ai lavoratori, perché non c'erano le motivazioni sufficienti per poter procedere contro Unicoop e vincere una eventuale vertenza.
Sempre secondo quanto spiegato da alcuni lavoratori delle Rsu, la vertenza privata farò leva sulla mancata concertazione del nuovo orario di lavoro, che sarebbe stato imposto unilateralmente da parte dell'azienda, mentre quella sindacale, che non richiede il supporto economico dei dipendenti, citerò Unicoop per condotta antisindacale.
I lavoratori del magazzino non sono assolutamente d'accordo con la nuova filosofia dell'azienda che ha deciso di appaltare l'intero turno pomeridiano alla Cft, una cooperativa esterna attiva nel campo della movimentazione merci. In questo modo, visto che nelle settimane scorse è stato soppresso anche il turno notturno, i lavoratori stipendiati da Unicoop non possono più svolgere la propria attività su turni alternati e quindi si vedono costretti a dover lavorare sull'unico turno di mattina, che costringe molti di loro, soprattutto quelli che vengono da lontano, ad orari esasperati.
L'orario di lavoro non rappresenta però il problema principale. A preoccupare maggiormente gli addetti al magazzino è principalmente la paura che in futuro la gestione possa essere data completamente a una azienda estena.


Claudio Bozza


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