LAVORATORI UNICOOP DEI MAGAZZINI DI LASTRA A SIGNA & SESTO FIORENTINO

I LAVORATORI PROTESTANO PER IL TAGLIO AL PREMIO PRODUZIONE


Giovedì 22 giugno 2006

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SCANDICCI

I clienti ci guadagnano ma i lavoratori invece protestano per il taglio del premio di produzione

Prezzi bassi e forti sconti: se i clienti gongolano, alcuni dipendenti non ci stanno. E contestano soprattutto il fatto che il loro premio di produzione venga calcolato sull'utile commerciale, cioè proprio in base agli introiti delle vendite. A protestare è un gruppo di dipendenti del reparto generi vari, salumi e latticini dei magazzini di Scandicci di Unicoop Firenze, che si incontrerà oggi con l'azienda proprio per cercare di arrivare a una soluzione.

“L’utile di esercizio dell’anno 2005 di Unicoop Firenze – spiegano i dipendenti – è di quattro volte superiore a quello dell’anno precedente, soprattutto grazie a operazioni finanziarie. Contemporaneamente però, anche se le vendite sono aumentate, l’utile commerciale 2005 risulta in diminuzione, proprio per la politica di contenimento dei prezzi attuata dall’azienda. L’onere di questi tagli finisce così per essere scaricato sui dipendenti, attraverso una significativa diminuzione del salario variabile, ovvero del premio produzione, che in circa sessanta casi, solo nei nostri reparti, è calato quasi del 90% rispetto allo scorso anno. Una situazione difficile – concludono – che si aggiunge alle nostre precedenti proteste per la scelta aziendale di esternalizzare il turno notturno e pomeridiano nel nostro reparto”. In pratica il premio di produzione è passato in alcuni casi da 818 euro circa del 2005 a 93 euro circa di quest'anno (entrambi lordi), a fronte di un salario mensile di circa 1.500 euro (sempre lordi). Ma Unicoop Firenze, da parte sua, difende le scelte fatte. “L’anno scorso abbiamo dovuto decidere il da farsi di fronte a una situazione difficile per il paese – fanno sapere da Unicoop Firenze – così abbiamo deciso di destinare ben 20 milioni di euro di utili previsti per contenere i prezzi e aiutare i nostri soci e clienti. Così, nel 2005, Unicoop Firenze ha avuto i prezzi più bassi di tutti in Toscana, permettendo alle famiglie di sostenere meglio un momento difficile e spingendo la stessa concorrenza a sconti e riduzioni. Nonostante questo, siamo inoltre riusciti a incrementare le vendite del 5% e a mantenere inalterato il livello occupazionale. E’ vero che i dipendenti devono fare qualche sacrificio, ma crediamo sia comunque un successo, in questa fase, non aver tolto posti di lavoro e aver fatto una politica giusta sui prezzi. In ogni caso, i parametri che definiscono il premio di produzionevengono da sempre stabiliti in accordo con i sindacati. Noi rispettiamo questi parametri, tutto il resto non c’entra”.


Lisa Ciardi


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