LAVORATORI UNICOOP DEI MAGAZZINI DI LASTRA A SIGNA & SESTO FIORENTINO

UNICOOP: LAVORO GARANTITO?


Venerdì 14 Gennaio 2005


LA NAZIONE


Interrogazione dei Comunisti Italiani sul rispetto del protocollo del '98 tra Comune e proprietà
Unicoop: lavoro garantito?

Sono stati rispettati gli accordi presi nel protocollo d'intesa fra amministrazione comunale ed Unicoop per il trasferimento dei lavoratori degli ex magazzini Coop di Sesto a Scandicci?
Attorno alla domanda ruota l'interrogazione che Lorenzo Falchi, giovane capogruppo consiliare dei Comunisti Italiani, presenterà martedì prossimo in consiglio comunale sui "livelli occupazionali" del magazzino della cooperativa di grande distribuzione presente nel territorio scanndiccese. "Siamo venuti a conoscenza - spiega lo stesso Falchi presentando l'interrogazione - dell'intenzione di Unicoop Firenze di ridimensionare in modo consistente l'organico del reparto 'generi vari' del proprio magazzino a Scandicci attraverso trasferimenti del personale attuale presso i diversi punti vendita Coop. Questo con l'obiettivo di limitare la prestazione lavorativa ad un solo turno e coprire quello vacante con personale dipendente di cooperative esterne abbattendo così i costi della logistica. Fra l'altro questo ha suscitato la preoccupazione degli stessi lavoratori che hanno fatto pubblicamente conoscere le loro apprensioni su questo punto". Anche se i magazzini Unicoop si trovano attualmente a Scandicci in realtà la partita interessa per la maggior parte lavoratori sestesi: in vista della realizzazione dell'Ipercoop di Sesto, inaugurata nell'ottobre 2003 in via Petrosa proprio nello spazio in cui si trovavano i magazzini Unicoop, fu disposto infatti il trasferimento dei dipendenti in servizio nelle strutture create sul territorio scandiccese. "La cosa - continua Falchi - passò anche attraverso il consiglio comunale con una delibera del '98 con cui si recepiva il protocollo dd'intesa fra amministrazione e proprietà che, fra le altre cose, impegnava la cooperativa a mantenere inalterati i livelli occupazionali attraverso il trasferimento dei lavoratori al magazzino di Scandicci.
Non crediamo che, anche con lo spostamento in altri punti vendita, ci siano problemi legati al mantenimento del posto di lavoro per i dipendenti provenienti da Sesto ma il ricorso alle cooperative rappresenta comunque una precarizzazione dell'occupazione e potrebbe precludere nuove assunzioni di personale. La cosa ci preoccupa per questo abbiamo deciso di chiedere al sindaco Gianassi se è a conoscenza della situazione in modo dettagliato soprattutto per quanto riguarda il rispetto del protocollo siglato a suo tempo"


Sandra Nistri



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